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I Vitigni e i Vini Autoctoni

L’Italia, con la sua produzione di più di 40.000.000 di ettolitri all'anno di vino, è anche il Paese con il maggior numero di vini autoctoni al mondo.

Ci piace pensare che ciò abbia a che fare la forte cultura del vino, da sempre diffusa all’interno del nostro Paese, riflesso delle nostre tradizioni millenarie. Una cultura che supera i confini del vino, ma che di sicuro ha influenzato l’attenzione e la cura per questo magnifico prodotto; una cultura testimoniata dai patrimoni UNESCO presenti in Italia: sono 55 nel 2019 rendendoci i primi al mondo, al pari della Cina.

Cosa sono i Vini Autoctoni?

Sono particolari varietà di vite utilizzati per la produzione di vino, coltivate e diffuse nella stessa zona storica d’origine del vitigno stesso; si tratta di piante non trapiantate da altre zone. È molto importante in quanto il vitigno autoctono nella sua terra d’origine ha precise caratteristiche organolettiche che vengono conferite alle foglie, ai grappoli, ai chicchi e successivamente anche al vino stesso, assicurando un sapore unico ed irripetibile.

Questa tipologia di vini è considerata una coltivazione di alta qualità che nasce per contrastare l’importazione di vini di altre regioni del mondo e per combattere vini di scarso valore. 

Dio non aveva fatto che l'acqua,
ma l'uomo ha fatto il vino!

[Victor Hugo]

Il concetto di vino autoctono è in opposizione al concetto di vino alloctono, ovvero tutti quei vitigni trapiantati da aree geograficamente distanti. Fortuna vuole che vini alloctoni trapiantati in Italia abbiano comunque garantito dei prodotti di alta qualità grazie al terreno del Bel Paese e all’abilità di coltivatori attenti e preparati: alcuni di questi vini sono lo Chardonnay & il Sauvignon (origine Francia) e il Traminer (origine Germania). 

Conosci la terra dei limoni in fiore,
dove le arance d'oro splendono tra le foglie scure,
dal cielo azzurro spira un mite vento,
quieto sta il mirto e l'alloro è eccelso,
la conosci forse?
Laggiù, laggiù io
andare vorrei con te, o amato mio!

[Goethe]

Il vino autoctono arriva direttamente dal terreno da cui ha avuto origine quel particolare vitigno; un terreno la cui vocazionalità (ovvero la predisposizione di un territorio ad accogliere con successo una coltura) non è semplicemente compatibile con la vite coltivata, ma è stata anche il teatro della sua evoluzione nel corso degli anni.

Da qui la considerazione che il vino autoctono è qualcosa di più, in quanto non solo espressione di gusti antichi sapientemente coltivati, quanto l’espressione di una cultura intera che ha saputo interiorizzare completamente i frutti della propria terra.

Per farvi provare con mano - anzi con gusto! - a voi l’elenco dei vini autoctoni che abbiamo in listino!

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