Il Roero e la nobiltà dei suoi vini
Roero: Una lunga e nobile storia
Il Roero è quel territorio piemontese situato a sud della regione, la cui maggior parte è localizzata nella provincia di Cuneo (23 comuni) e parzialmente nell'astigiano (1 solo comune). Geograficamente parlando il Roero è diviso dalle Langhe dal fiume Tanaro e il suo capoluogo è Canale.
Questo territorio prende il suo nome da un'antica famiglia nobiliare che si chiamava, appunto, Roero.
Considerando che in Piemonte si hanno tracce di commercio e produzione vinicola sin dal settimo secolo a. c. Si suppone, sulla base di ritrovamenti archeologici, che questa coltivazione sia stata introdotta da etruschi e liguri. In tutto l'impero romano e, specificamente, nel Roero è stata questa dominazione ad impostare una coltivazione massiva e sistematica della vite; con la disgregazione del sopracitato impero si è andati a perdere la coltivazione della vite, spingendo coltivazioni maggiormente dedicate al sostentamento. Fortunatamente la coltivazione della vite, ad opera delle realtà monastiche, ha permesso che questo frutto della terra non andasse dimenticato.
Fra queste colline
anche il silenzio
è verde[Mauro Alfonso]
È dal nono secolo che viene coltivata nuovamente la vite ed è tra il 1500 ed il 1600, con l'arrivo dei Savoia che il Roero consolida la propria produzione vinicola, arrivando ad essere l'attuale eccellenza nel panorama dei vini che noi tutti conosciamo.
E il vino Roero?
Abbiamo parlato già dei vitigni autoctoni al quale vi rimandiamo. Con Roero intendiamo vini prodotti dai vitigni Arneis e Nebbiolo, tutelati dalla DOCG e dal Consorzio del Roero.
Il disciplinare che regola la produzione del Roero, che trovate allegato, permette la sopracitata denominazione a vini rossi ottenuti da uve nebbiolo per un minimo del 95%; Possono inoltre concorrere alla composizione del Roero, congiuntamente o disgiuntamente, le uve provenienti da vitigni a bacca rossa non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte, fino a un massimo del 5%.
Segnaliamo però che la maggior parte dei Roero DOCG è un Nebbiolo in purezza.
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ESAURITO
ROERO ARNEIS D.O.C.G. “BRUNET”
11,00€Il vino Roero Arneis D.O.C.G. è forse il più noto vitigno autoctono bianco del Piemonte, un grande vino, chiamato anche “Barolo Bianco” per la sua importanza per il territorio. L’Arneis di Pelissero è una delle migliori espressioni secondo Winelovers.shop.
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ESAURITO
FREISA PASSITO “CHAOS”
16,50€Il Chaos di Valdisole è un vino dolce passito da uve vendemmiate tardivamente e lasciate appassire sino a Dicembre. Frutto concentrato e ricco che invoca profumi di peonia e sapori di miele; dalla dolcezza comunque contenuta e non omologante. Afrodisiaco e inebriante.
Per quello che riguarda i vini bianchi la denominazione Roero Arneis è concessa esclusivamente a vini bianchi realizzati da uve Arneis al 95%.
Anche qui, come nel caso del vino rosso, vogliamo sottolineare che la maggior parte anche del Roero Arneis è data da Arneis in purezza.
