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FERRARIS AGRICOLA

Il Paese di Castagnole Monferrato si trova nel Basso Monferrato in posizione baricentrica tra Asti (Km. 14), Casale (Km. 20), ed Alessandria (Km. 25), ubicato su un crinale ad un’altezza di circa 230 mt sul livello del mare. E’ circondato da un anfiteatro di colli ariosi e verdeggianti, che sembrano dolci vedette della natura, da qui si possono ammirare tutte le punte più belle delle alpi dal Monviso, al Monterosa, al Cervino, al Monte Bianco. Richiama nel nome i boschi di castagni che un tempo ricoprivano le colline del suo territorio. Oggi scomparsi, hanno lasciato spazio alla coltivazione della vite e memoria nel toponimo di questo piccolo paese che segna il confine tra il Monferrato Astigiano e quello Casalese. Immerso nell’armonia dei suoi colli, il centro abitato di Castagnole Monferrato si presenta come un borgo seppur prevalentemente agricolo, con edifici di notevole bellezza e scorci caratteristici, ricco di abitazioni antiche, molte addirittura risalenti al ‘400, tutte raccolte attorno a luoghi di culto: la settecentesca Chiesa parrocchiale di S. Martino, la Confraternita dell’Annunziata in puro barocco piemontese, il torchio più grande d’Europa.

E' proprio in questo territorio che l'azienda Ferraris Agricola produce il suo Ruché "opera prima".

Il vitigno Ruchè è a maturazione medio precoce (prima decade di settembre). E’ un buon accumulatore di zuccheri e nonostante la bassa acidità conserva una buona quota di acido malico che conferisce freschezza al vino. La caratteristica principale delle uve è la ricchezza di sostanze polifenoliche, rappresentate in maggioranza dai tannini, che apportano struttura al vino.

A seconda delle annate la gestione della macerazione permette un’estrazione selettiva dei tannini in modo da rendere il vino equilibrato. Il Ruchè è una varietà semi aromatica, a base terpenica e nel vino Opera Prima si esprime con note olfattive che ricordano le spezie, le foglie di geranio, la rosa e la frutta matura.

Il vitigno Ruchè è originario dellarea collinare di Castagnole Monferrato, a Nord-Est di Asti. Nonostante la carenza documentale a sostegno del vitigno esso presenta caratteristiche morfologiche ed analitiche specifiche, tanto da distinguersi marcatamente dai vitigni della zona. Secondo la tradizione questa varietà è presente sin dai tempi più antichi nella zona di Castagnole Monferrato ed i suoi vini venivano consumati in loco in occasione di ricorrenze storiche.

Fu Don Giacomo Cauda, parroco del paese scomparso nel 2008, l’autore del recupero di questo vitigno autoctono, curandone personalmente la coltivazione e il processo di vinificazione in purezza. Il suo lavoro portò altri viticoltori a credere nel Ruchè fino ad ottenere il riconoscimento della denominazione di origine. Il vitigno dovette attendere fino al 1987 la sua prima descrizione, che fu realizzata in occasione della richiesta della Denominazione di Origine Controllata. Si tratta di un vino con una storia ancora sconosciuta ma con caratteristiche sensoriali decisamente particolari rispetto agli altri vini piemontesi.

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